ORDINE, PULIZIA E... UN'AUTO!

Sì, è vero, comincia la primavera e quindi viene voglia di fare ordine e pulizia negli armadi e nei mobili. Tuttavia, se questa è una necessità dovuta ad un prossimo trasloco, la faccenda si complica, perché ogni cosa viene scrutata da questo momento in maniera chirurgica: la tengo oppure no?
In qualità di adulta, mi rendo conto che tengo soprattutto ad un buon gruppo di libri, ai documenti di lavoro, ad alcuni oggetti decorativi ma poco ingombranti, ai miei vestiti e accessori. Negli anni, ho imparato a valutare almeno due volte all'anno se una data cosa la uso e quanto regolarmente, quanto ci tengo e quanto me la conto ("ma sì poi lo leggo", "se trovo le scarpe che van bene con questo vestito", "se"...). Ora mi do due anni al massimo e poi la scelta è drastica.
Naturalmente è diverso per quello che riguarda i bambini: se sui vestiti non si scompongono più di tanto (già li cambiano spesso per la crescita), sui giocattoli e i peluches, apriti cielo!
Spesso, neppure fare in modo che un dato giocattolo venga dato ad un bambino a cui si vuol bene, basta a cancellare quel dispiacere della separazione. Così non insisto se non in casi di evidente esagerazione.
Quello che mi comincia a mancare, in questa preparazione al trasloco (il luglio di quest'anno), è l'auto. Certo, perché a Torino ce l'avevo ed ero diventata una campionessa nel caricare la buona e fedele Yaris per portarla o ai mercatini dell'usato o alla discarica con la raccolta differenziata. Tempi di carico e scarico, parcheggi e riti del mondo dell'usato erano una routine, faticosa, ma benefica.
Qui a Parigi non abbiamo l'auto e abitando in centro non ci è nemmeno mai venuto il desiderio, né l'idea di averne bisogno. Ma ora ammetto che sento mancarmi la terra sotto i piedi.
D'altra parte devo ancora scoprire bene i metodi di smaltimento e riciclo di Parigi, ecco una buona occasione per approfondire e poi parlarne qui sul blog.